Il Museo collabora con Corto Dorico: installazione tattile-sonora Dedicata a Pino Donaggio e Masterclass di Daniele Ciprì

Daniele Ciprì

Il Museo Tattile Statale Omero collabora al Festival del Cortometraggio Corto Dorico, edizione 10+1, che si svolge ad Ancona dall' 8 al 13 dicembre 2014, co-organizzato da Nie Wiem e Comune di Ancona, con il contributo di Regione Marche e Fondazione Marche Cinema Multimedia, con il sostegno di Cooss Marche e Amnesty International Italia.

Giovedì 11 dicembre ore 17 - Dedicato a Pino Donaggio

Inaugurazione del percorso Tattile-Sonoro dedicato a Pino Donaggio.
Ingresso gratuito.

Il percorso tattile sonoro, creato dalla musicologa Annalisa Pavoni, è un percorso-istallazione sonorizzato su alcune sculture della mostra Dirà L'argilla di Paolo Annibali. La musica espressiva delle colonne sonore di Pino Donaggio diventa, infatti, un elemento interpretativo e percettivo dell'opera a cui è accostata. Toccare la scultura e sentirla prendere forma sotto le mani, nella durata della musica e condizionata dalla musica stessa, sarà una piccola esperienza sinestetica.
Il percorso, per ogni singolo visitatore, ha una durata di circa 30 minuti e proseguirà sino a domenica 14 dicembre.

Giovedì 11 dicembre ore 18.30 - Ora di Cinema - Un Film in Vinile

Sala Conferenze del Museo Omero.
Ingresso gratuito.

Daniele Ciprì racconta, con Pino Donaggio, le tracce visive e sonore del film La Buca. Il regista Daniele Ciprì, al fianco del compositore e musicista Pino Donaggio, racconterà la collaborazione che ha dato vita a una colonna sonora ispirata all'universo gershwiniano. "Il mio è come un film in vinile" dice Ciprì, mentre Donaggio sottolinea di aver composto le musiche per La Buca proprio a New York ad un passo dal Gershwin Theatre. Perché, in fondo, New York, sta al suo compositore per eccellenza come la via fuori dal tempo ed i truffaldini gabbati dalla vita del film di Ciprì stanno alle note libere, amare, scintillanti, melanconiche di Donaggio. Non è un caso che il pianista Stefano Bollani abbia subito accolto l'invito a prender parte alla colonna sonora: la libertà con la quale percorre e sfugge anche le partiture più codificate è la stessa con la quale i due grandi autori, Ciprì e Donaggio, si misurano con maestri a cui dichiaratamente tendono lo sguardo mentre sfuggono col pensiero.

Venerdì 12 dicembre ore 9.30 - 17.30 Masterclass pratica in Direzione della Fotografia

Al Museo Tattile Statale Omero.

A cura di Daniele Ciprì.
Costo: 100 euro.
Numero partecipanti: massimo 15 allievi.

Modalità di partecipazione e selezione: i candidati dovranno inviare il proprio curriculum entro il 5 dicembre a info@cortodorico.it allegando possibilmente materiale (immagini, foto, video, show reel...) che metta in evidenza l'eventuale percorso formativo e/o professionale. Le candidature verranno valutate con attenzione da una commissione di professionisti del settore. In caso di selezione i candidati verranno contattati direttamente entro 48h dalla chiusura del bando.

info e iscrizioni: info@cortodorico.it | 333.7959380

8 ORE DI MASTERCLASS PRATICA mirata a direttori della fotografia, operatori, fotografi, registi, tutti con un bagaglio professionale, durante le quali Ciprì farà lavorare i partecipanti con le statue del Museo Omero, per renderle "vive" attraverso il rapporto tra la forma, la luce, il buio e le ombre: allieve e allievi realizzeranno delle immagini che verranno montate per realizzare un video omaggio per il Museo.

"Il tema centrale della masterclass sarà quello di fare un discorso sul sentire, sul vedere e sul palpare, giocando con le luci per evocare delle immagini. Come dico sempre: non bisogna avere delle immagini, bisogna evocarle e per questo motivo lavoreremo sul modo in cui si esprimono e si scolpiscono le materie e sarà molto interessante riuscire a rappresentare la cecità come tipo di forma visiva.
Dal punto di vista dell'immaginare quale modo migliore di confrontarsi con qualcosa che non vedi ma che senti, tocchi?
Ancona, con il Museo Omero e la possibilità che mi è stata offerta dal Festival è stato per me un punto di riferimento perché noi viviamo in un mondo dell'immagine e la sfida sarà la rappresentazione dell’assenza dell'immagine: il cinema non l'ha mai raccontata, ha raccontato i non-vedenti ma non la cecità come NON VEDERE.
Credo che per fare questo occorra mettere in crisi i sistemi entro i quali viviamo e il loro contenuto e di conseguenza lavoreremo sul video, sulla luce, sulle tecniche di movimento della luce e sono certo che riusciremo a produrre un buon prodotto da donare al museo."