Antonio Canova
Antonio Canova, il più importante scultore neoclassico italiano, nacque nel 1757 a Possagno, un piccolo paese della provincia di Treviso, a circa 80 km da Venezia.
Il suo primo apprendistato artistico fu a Venezia, presso lo studio Torretti e la scuola di nudo dell’Accademia. In questo periodo realizzò Dedalo e Icaro, superando le suggestioni berniniane con una innovativa ricerca compositiva.
Dopo un viaggio a Pompei, Ercolano e Paestum per vedere le antichità, si trasferì definitivamente a Roma, dove studiò la scultura antica ed entrò in contatto con artisti e intellettuali che teorizzavano un nuovo ritorno al classico.
Tra il 1783 ed il 1810 realizzò i monumenti funebri di Clemente XIII e Clemente XIV a Roma, di Maria Cristina d’Austria a Vienna, e di Vittorio Alfieri a Firenze.
La fama internazionale arrivò con le opere a soggetto mitologico: Amore e Psiche, Venere e Adone, Le tre Grazie, gruppi e figure di raffinata eleganza, di una sensualità sottile.
L’avvento di Napoleone sulla scena politica europea determinò un periodo fecondo per la sua produzione. Famose sono le statue di Napoleone in nudità eroica, celebrato come Marte Pacificatore, e di Paolina Borghese come Venere Vincitrice.
Antonio Canova morì a Venezia nel 1822. Il suo corpo riposa nel tempio di Possagno, da lui stesso voluto e progettato.