Opera: Busto di Ares Borghese

Copia di scultura

Busto di Ares Borghese (scultura in gesso)

Copia

Dimensioni
80 cm in altezza; dettaglio
Tecnica
copia da calco al vero con integrazioni ottocentesche
Materiale
gesso alabastrino
Spazio
Greco e Romano
Itinerante
Quest’opera fa parte della sezione itinerante.

Originale

Data
420 a.C.; copia romana
Periodo
Greco
Dimensioni
210 cm in altezza
Materiale
marmo
Luogo
Parigi, Museo del LouvreSi apre in una nuova finestra

Foto: Maurizio Bolognini. Proprietà: Archivio Museo Tattile Statale Omero.

Descrizione

“Ares, superbo di forza, cavaliere-carro, elmo d’oro, cattivo cuore, portatore di scudi, Salvatore delle città, imbrigliato in bronzo, forte di braccio, spietato, potente con la lancia, O difesa di Olimpo, padre di guerriero”, Inno Omerico.

L’Ares Borghese è una scultura in marmo pentelico di età adrianea (117 / 138 dopo Cristo) conservata a Parigi, presso il Museo del Louvre. Alta più di due metri, raffigura un corpo maschile, nudo e in posizione di riposo. Al Museo Omero è esposta una copia da calco al vero del solo busto dell’Ares Borghese (80 centimetri).

Il viso di Ares è ruotato verso la sua destra e leggermente inclinato in basso, dove sembra dirigere lo sguardo. La capigliatura è formata da lunghe ciocche che si estendono fin sotto il bordo dell’elmo, arrivando a sfiorare collo e guance. Lo scultore ha mostrato particolare attenzione ai dettagli, fino a riportare addirittura la leggera crescita della barba sulle guance inferiori. Le sue capacità descrittive si colgono anche nell’elmo decorato con motivi vegetali e animali, due grifoni sulla calotta e due cani sulla visiera. L’elmo termina con una cresta, aggiunta nell’Ottocento, probabilmente per ricreare quella originale, perduta.

Non conosciamo il nome dell’autore, che forse ha riprodotto un originale greco in bronzo di Alcamene (430-20 avanti Cristo). L’identificazione con Ares è possibile solo grazie alla presenza dell’elmo e dell’anello sulla caviglia destra, datogli, secondo il mito, dalla sua amante Afrodite.

La statua faceva parte della collezione Borghese (come suggerisce il nome) e fu successivamente acquistata da Napoleone nel 1807, insieme ad altre importanti opere.

Opera attualmente in prestito presso la Rocca Malatestiana di Fano.