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Entriamo nel nuovo anno 2022 con quattro articoli molto contemporanei. Una antica lingua diventa patrimonio collettivo; l’eterna bellezza della nostra Costituzione, la fantasia anche in provincia con la Street Art.
È Vito D’Ambrosio a raccontarci, con entusiasmo, l’intensa storia dell’articolo 3 della Costituzione, che impone i principi della libertà e dell’uguaglianza come imprescindibili per la società; un passo oltre l’egualitarismo. Più dovere che diritto.
È poi Sabina Fontana ad indicare come la LIS, la Lingua Italiana dei Segni, appena riconosciuta lo scorso maggio come tale, sia anche elemento fortemente identitario e determini l’appartenenza a una comunità e a un territorio; da qui la diversità dei segni da una regione all’altra, addirittura da una città all’altra.
Un discorso molto vasto è quello di Simonetta Baroni dedicato alla Street Art, un fenomeno che, nato e partito dai grandi centri urbani, sta ora dilagando fino a toccare le zone interne. Una contaminazione che, proprio per la sua caratteristica di essere un eterno divenire, (dalla prima coloratura alle successive sovrapposizioni di nuove immagini), rappresenta anche un dialogo con il presente.
Federica Bertini e Francesca Colonnelli riportano la loro ricerca diretta e le loro esperienze in provincia. Un’attualità e una inevitabile metamorfosi non solo degli artisti (spesso writers), ma anche del pubblico che ne fruisce.
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Questo numero è disponibile in inglese (PDF, 182 KB), traduzione di Simon Jarvis e in spagnolo (PDF, 205 KB), traduzione Elisabetta Paolozzi.
Sede della redazione e della direzione:
Museo Tattile Statale Omero – Mole Vanvitelliana
Banchina da Chio 28 – Ancona.
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Voce: Luca Violini.