Opera: Tondo Taddei
Copia di scultura
Copia
- Dimensioni
- 109 cm di diametro
- Tecnica
- calco al vero
- Materiale
- gesso alabastrino
- Spazio
- Rinascimentale
Originale
- Autore
- Michelangelo Buonarroti
- Data
- 1504 - 1506
- Periodo
- Rinascimentale
- Dimensioni
- 109 cm di diametro
- Materiale
- marmo
- Luogo
- Londra, Royal AcademySi apre in una nuova finestra
Foto: Maurizio Bolognini. Proprietà: Archivio Museo Tattile Statale Omero.
Descrizione
“Non ha l’ottimo artista alcun concetto
ch’ un marmo solo in sé non circonscriva
col suo superchio, e solo a quello arriva
la man che ubbidisce all’intelletto”,
Michelangelo Buonarroti son. 151, vv. 1- 4.
Il “Tondo Taddei”, opera scolpita ad altorilievo in marmo di Carrara da Michelangelo Buonarroti tra il 1504 e il 1506, fu commissionato da Taddeo Taddei per motivi di devozione privata.
Michelangelo ricorre, ancora una volta, all’inquadramento della composizione nella forma circolare alla quale riesce a conferire dinamicità. Nella scena sono ritratti Maria, Gesù e San Giovannino mentre porge un cardellino a Gesù.
Gesù bambino, in primo piano, risponde al gesto con diffidenza. Con una repentina torsione verso destra, trova rifugio nel grembo della Vergine Maria, occupando obliquamente lo spazio e rivelando una superficie liscia e perfettamente levigata.
La Vergine, collocata in secondo piano, mostra forme ben definite e sembra fissare il piccolo San Giovanni, quasi a rimproverarlo per questo gesto innocente ma colmo di oscuri presagi. Il cardellino è simbolo della passione.
La figura del piccolo Giovanni è la più misteriosa. La superficie scultorea del corpicino è lasciata in stato di abbozzo, nonostante si trovi in secondo piano all’altezza della Vergine, sembra più lontano rispetto all’osservatore, come a percepire una visione sfocata di questo personaggio.
La particolarità della superficie “non-finita” sta nel liberare solo parzialmente le figure imprigionate nella materia. I corpi sembrano gravitare nello spazio e al contempo prendervi parte. Alcuni critici hanno notato un parallelismo tra i contorni non-finiti e la pittura atmosferica di Leonardo Da Vinci, altri invece hanno negato quest’influenza, ribadendo come Michelangelo dimostrasse risultati diametralmente opposti a quelli di Leonardo.
Ascolta l’audio: Michelangelo Buonarroti (Puntata “Toccare l’arte alla radio” del 30 aprile 2020)