Il progetto per il nuovo museo tattile vuole essere il luogo di una profonda operazione culturale che comprende la possibilità di fruizione di opere di artisti da parte di non vedenti, ma che si offre anche a qualunque visitatore come opportunità di riflessione sul suo rapporto sensoriale con il mondo.
Il nuovo allestimento si imposta su criteri tematici offrendo ampi spazi di approfondimento riguardo gli aspetti scientifici della percezione e della sensorialità, con particolare attenzione ai valori dell’esperienza tattile, in piena rispondenza con la mission del museo. L’allestimento realizza un percorso esperienziale in grado di impattare sul visitatore a livello sensoriale, cognitivo, emozionale e sociale, utilizzando anche tecnologie multimediali e interattive in grado di veicolare contenuti complessi in modo semplice, efficace e divertente, adattandosi alle esigenze di larghe fasce di pubblico.
Tutte le sezioni propongono inoltre pannelli didattici e didascalie in Braille e in nero, immagini, mappe tattili di orientamento e pedane per l’esplorazione tattile.
Per permettere ad ogni visitatore un’esperienza personalizzata in base alle proprie esigenze e preferenze, verrà inoltre proposto un sistema di profilazione all’ingresso ed un sistema di localizzazione per guidare i visitatori non vedenti nella visita in autonomia.
Gli spazi
Al primo livello della sede museale, occupando un intero lato del pentagono della Mole Vanvitelliana con accesso dalla corte centrale, troverà spazio il nuovo percorso espositivo della collezione permanente oltre ai servizi di accoglienza al pubblico: informazioni, biglietteria, guardaroba e bookshop.
Nell’area a soppalco sono inoltre previsti uno spazio dedicato alle esposizioni temporanee e una piccola sala conferenze (90 posti).
Il corpus della collezione esistente, che sarà integrato con l’acquisto di nuove opere finalizzate a integrare le sezioni tematiche, comprende:
La collezione
- più di 100 riproduzioni di capolavori scultorei della storia dell’arte antica e moderna (italiana e europea), con copie e calchi, realizzati in gesso o resina, quasi tutti a grandezza naturale e di elevata fattura;
- più di 90 sculture originali di arte del Novecento e contemporanea selezionate in base al valore autoriale, alle caratteristiche espressive e alle qualità tiflologiche: una collezione di grande valore ed in continua evoluzione, che include famosi artisti nazionali e internazionali;
- 22 modelli architettonici;
- reperti originali di archeologia di diversa tipologia ed epoca, messi a disposizione dalla Soprintendenza Archeologica delle Marche.
Il percorso espositivo
Al centro del nuovo programma espositivo stanno il valore della tattilità e la scoperta delle potenzialità dei propri sensi. Ad essere determinanti non sono più dunque le categorie storico-artistiche ma un approccio incentrato sulla percezione e la sensorialità.
Il nuovo progetto segue un criterio tematico e prevede 4 sezioni principali:
1) Introduzione al museo e aspetti neuropsicologici della percezione
Il percorso si apre con una riflessione sulla nostra relazione con il mondo mediata dai sensi e propone diverse esperienze con l’obiettivo di indurre nel visitatore una maggiore consapevolezza degli aspetti problematici che presenta l’utilizzo delle diverse modalità sensoriali nella fruizione dell’arte e, più in generale, nel rapporto cognitivo, emotivo e affettivo con il mondo.
2) L’atto creativo del fare arte e la materia dell’arte
È dedicata alla materia prima dell’arte: il metallo, la creta, il legno, la pietra, il vetro ispirano la sensibilità dell’artista e ne condizionano il processo creativo, ciò è vero anche per gli artisti con disabilità sensoriali. Questa sezione, quindi, espone anche opere di artisti non vedenti del passato e della contemporaneità, dalla scultura alla fotografia.
3) Michelangelo Pistoletto e la poetica dello scarto
A partire dal valore del superamento delle minorazioni collegate alla disabilità attraverso un’esplorazione capace di coinvolgere più sensi per costruire nuove modalità di indagine cognitiva, il museo affronta il tema dello “scarto” nell’arte come valore e come nuova opportunità per generare nuova arte. Verrà quindi creato un focus sulla corrente dell’Arte Povera e su uno dei suoi maggiori esponenti, Michelangelo Pistoletto, dando risalto alla grande installazione “L’Italia riciclata” proveniente dalla Biennale di Venezia del 2012. Nello stesso ambiente verrà inoltre allestito un deposito – lasciato completamente a vista – in cui saranno esposte tutte quelle opere (copie, modelli ed originali) che non hanno trovato spazio all’interno delle sezioni tematiche.
Questa sezione costituisce uno snodo fra la parte del percorso dedicata all’analisi del funzionamento dei sensi e delle diverse forme di percezione e quella dell’esposizione dei contenuti più strettamente collegati ai grandi temi dell’arte.
4) Le forme dell’arte: dal sé corporeo al sé relazionale
L’ultima sezione del museo accoglie copie, modelli architettonici e opere originali esposti sempre su base tematica, focalizzate sul concetto della corporeità a partire dall’esperienza di sé, della propria relazione con lo spazio e con l’altro.
Dopo avere indagato il concetto di spazio peripersonale ed extrapersonale, il percorso offre un confronto tra l’anatomia e l’architettura, entrambi organismi complessi. Segue il passaggio dal sé corporeo al sé relazionale, dove il corpo diventa soggetto artistico nella sua relazione con l’altro e con il mondo.
La sezione esplora inoltre le dinamiche relazionali tra uomo e animale, i legami affettivi e amorosi, il rapporto con la musica e la danza, arrivando alla liberazione del corpo fisico attraverso il sogno e il volo.