Progetto Invisible: Inclusive and Innovative learning tool for Visually Impaired and Blind people

Al via il progetto europeo Invisible che vede tra i partner anche il Museo Tattile Statale Omero.
Il primo meeting ufficiale si svolgerà a Bologna nei giorni 26-27 aprile 2022 presso la Sala Tassinari di Palazzo d'Accursio a cui parteciperanno per il Museo Omero, Andrea Sòcrati e Francesca Santi.
Il progetto durerà fino a luglio del 2024.

In-VisIBLe sta per Inclusive and Innovative learning tool for Visually Impaired and Blind people, ovvero Strumenti di apprendimento inclusivi e innovativi per persone ipovedenti e non vedenti.

Premessa

L'accessibilità è il cuore di una delle aree di azione della "Strategia per i diritti delle persone con disabilità 2020-2030".

La cultura è uno dei molti contesti in cui si declina l'accessibilità, ma tra tutti è forse uno dei più cruciali, per la centralità che riveste nella crescita dell'individuo e della società. Ciononostante, il livello di istruzione superiore delle persone con disabilità continua ad essere largamente inferiore rispetto a quello dei normodotati.

Ad oggi, le persone con disabilità rappresentano in media solo poco più dell'1% degli studenti immatricolati nei corsi universitari, e la percentuale scende ulteriormente se si considerano gli studenti iscritti a master di I e II livello e dottorati di ricerca.

Il progetto

Il progetto Invisible, co-finanziato dal programma europeo Erasmus plus e coordinato dall'Università di Bologna, si propone di rispondere a questa urgente e crescente esigenza di inclusione, promuovendo l'accesso delle persone con bisogni speciali ai contenuti dei corsi universitari e di istruzione superiore, attraverso l'implementazione e l'uso di strumenti innovativi all'interno dei moduli didattici.

Il progetto si concentra in particolare sulla disabilità visiva, per dare un supporto agli oltre 30 milioni di persone ipovedenti e non vedenti attualmente presenti nei paesi europei: una grande comunità che ogni giorno si trova ancora ad affrontare discriminazioni e ostacoli nell'accesso all'istruzione e alla fruizione culturale, soprattutto nell'ambito che - sin dalla sua definizione - sembra escluderli senza rimedio, le cosiddette arti "visive".

Una vera didattica "inclusiva" non dovrebbe essere incentrata unicamente sull'insegnamento agli studenti con disabilità visiva da parti di docenti dedicati o corsi speciali, ma al contrario l'educazione, in particolare quella superiore, dovrebbe essere la "scuola di tutti", divenendo capace di offrire pari opportunità di apprendimento.

Il progetto Invisible si propone perciò non di creare corsi dedicati all'educazione artistica delle persone non vedenti, ma di dotare i corsi universitari per studenti normodotati di strumenti che li rendano accessibili anche agli studenti con disabilità visiva.

Per aiutare gli studenti con disabilità visiva a capire e apprezzare le arti visive, in particolare quelle plastiche e architettoniche, possono essere impiegati una serie di strumenti ormai a disposizione di tutti (modelli e tavole tattili, moduli di intelligenza artificiale che riconoscono gli oggetti nello spazio e traducono le immagini in descrizioni sonore, moduli text-to-speech ecc.), ma raramente adottati in maniera sistematica e sinergica.

Il progetto Invisible si propone di introdurre per la prima volta questi strumenti per l'educazione artistica delle persone con disabilità visiva all'interno dei corsi della didattica universitaria di primo e secondo livello per studenti normodotati, creando dei moduli Inclusivi e Innovativi e dei MOOC (Massive Open Online Courses) di Storia dell'Architettura.

Per raggiungere questi obiettivi, il progetto produrrà una serie di strumenti educativi come modelli virtuali 3D di architetture, tavole e modelli tattili di elementi architettonici e di edifici, un sistema di intelligenza artificiale in grado di riconoscere e descrivere le architetture (Invisible Image Captioning Dataset and System), una piattaforma educativa interattiva su cui saranno accessibili a tutti i prodotti e gli strumenti del progetto (Invisible Teaching & Learning Web Platform).

Verranno redatte Linee Guida per rendere l'architettura e le arti visive accessibili alle persone non vedenti e per la realizzazione e la stampa di modelli architettonici 3D al fine di diffondere e replicare l'utilizzo di queste strumentazioni.

Partner

La composizione del partenariato del progetto Invisible assicura il contributo di ambiti di competenze diversi e complementari (Storia dell'Architettura, Disegno e Modellazione 3D, ICT, Scienze dell'Educazione, Educazione per le persone non vedenti) in modo da poter raggiungere tali obiettivi. Il consorzio si compone di tre atenei europei (Università di Bologna, Italia; Yedetepe University, Turchia; Akademia Humanistyczno-Ekonomiczna w Łodzi, Polonia), un ente di ricerca internazionale (Information Technologies Institute of Centre for Research and Technology Hellas, Grecia), un ente pubblico per l'assistenza alle persone non vedenti (Center for Education and Rehabilitation for the Blind, Grecia) e un museo tattile statale (Museo Tattile Statale Omero di Ancona, Italia).

Un ruolo fondamentale, oltre all'università e alle istituzioni che lavorano nell'istruzione superiore, sarà giocato dalle risorse sul territorio, come musei e luoghi dedicati all'educazione e alla cultura. Queste istituzioni rivestono un ruolo fondamentale nell'educazione di un pubblico più vasto, ponendosi come fattore educativo complementare a quello scolastico e universitario.

Il progetto prevede dunque la collaborazione, come Partner Associati, di istituzioni e musei europei che hanno percorsi didattici legati all'architettura per le persone non vedenti (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, Istituto Cavazza di Bologna, Museo Tattile Statale Omero di Ancona; Museo Tolomeo e Museo tattile Anteros di Bologna; MAXXI - Museo nazionale delle Arti del XXI secolo di Roma; Lighthouse for the Blind of Greece, Museum of the City of Łódź, Parıltı Görmeyen Çocuklara Destek Derneği in Istanbul).

Il progetto invisible si propone di dare a tutte le persone che saranno direttamente o indirettamente coinvolte l'opportunità di favorire un'educazione inclusiva, di promuovere l'accessibilità alla cultura e sviluppare l'innovazione e la qualità nei corsi di istruzione superiore. Così facendo, l'accessibilità culturale può assolvere appieno il suo ruolo e divenire uno degli strumenti strategici e più efficaci per realizzare una vera società inclusiva.

Primo meeting

Il primo meeting ufficiale del progetto Invisible si svolgerà a Bologna nei giorni 26-27 aprile 2022.
I partner si incontreranno in presenza presso la Sala Tassinari in Palazzo d'Accursio e l'incontro sarà preceduto da un'introduzione di Valentina Orioli, Professoressa associata dell'Università di Bologna e Assessora del Comune di Bologna con delega alla Nuova mobilità, infrastrutture, vivibilità e cura dello spazio pubblico, valorizzazione dei beni culturali e Portici Unesco, Progetto impronta verde e parchi urbani; Cristina Demaria, Professoressa Associata dell'Università di Bologna e delegata del Rettore per l'equità, l'inclusione e la diversità; Fabrizio Ivan Apollonio, Direttore del Dipartimento di Architettura dell'Università di Bologna.