Alik Cavaliere
Alik Cavaliere nasce a Roma il 5 agosto 1926. Compie gli studi al Liceo Berchet di Milano e si diploma all’Accademia di Brera, dove è allievo di Francesco Messina. Conosce Manzù, Funi e Marini, del quale diventa prima assistente e poi il diretto successore della cattedra di scultura.
La prima esposizione risale al 1945, durante una mostra collettiva di giovani artisti, mentre tiene la prima mostra personale alla Galleria Colonna a Milano nel 1951. Partecipa più volte alla Biennale di Venezia: nel 1956 insieme ad altri nella mostra Scultori italiani, nel 1964 e poi nel 1972 con una sala personale.
Svolge la sua attività didattica per oltre 30 anni all’Accademia di Brera, di cui diventa anche direttore.
Significativa la retrospettiva tenutasi al Palazzo Reale a Milano nel 1992, intitolata “I luoghi circostanti”, curata dal poeta e critico Guido Ballo: un ampio e organico itinerario di racconto e di ricerca sull’opera dello scultore.
Muore il 5 gennaio 1998 a Milano.
La ricerca creativa di Alik Cavaliere attesta importanti affinità con il surrealismo, la metafisica, l’esistenzialismo e il nouveau réalisme, movimenti rispetto ai quali l’artista si pone con proposte autentiche. Nel suo percorso di studio e ricerca ha costantemente inseguito nuove forme espressive mediante l’uso delle tecniche scultoree, la manipolazione dei materiali e delle idee.
Nei suoi cicli di opere indaga ed elabora il rapporto dell’uomo e dell’artista con la natura, con gli altri, con i miti fondativi dell’esistenza e della vita sociale. Utilizza i materiali più eterogenei: dai metalli tradizionalmente utilizzati in scultura come rame, bronzo, argento, per passare a quelli meno tradizionali come acciaio, ghisa, ottone, piombo, similoro. Tenta persino di usare l’oro, per poi rivolgersi a plastiche, carta, parola, suono, stoffe, legno, acqua, porcellana, ceramica, terracotta, vetro, specchio, materiali di recupero.