Michelangelo Pistoletto
Michelangelo Pistoletto nasce a Biella nel 1933. La sua formazione artistica avviene nello studio del padre, pittore e restauratore, dove inizia a lavorare a 14 anni, e in seguito frequenta la scuola grafica pubblicitaria di Armando Testa. Inizia a esporre nel 1955 e nel 1960 tiene la sua prima mostra personale a Torino.
Nel 1961-62 realizza le opere che lo hanno reso celebre, i Quadri specchianti, grandi specchi a parete sui quali l’artista ha applicato foto di persone vere a grandezza reale. Questi lavori, esposti per la prima volta nel 1963, gli garantiscono rapidamente il successo internazionale. Durante gli anni ‘60, comincia ad allestire mostre personali in prestigiose gallerie e musei in Europa e negli Stati Uniti. Tra il 1965 e il 1966 dà vita agli Oggetti in meno, lavori fondamentali per la nascita dell’Arte povera. Oltre che protagonista di questo movimento artistico, Pistoletto sviluppa anche percorsi sempre nuovi basati su un approccio concettuale, sperimentando numerosi materiali e tecniche allo scopo di coinvolgere attivamente lo spettatore all’interno delle opere.
Nel 1966 prende parte alla Biennale di Venezia: è la prima di una lunga serie di partecipazioni. Nel 1967 realizza la Venere degli stracci: il significato dell’opera è racchiuso nel confronto tra passato e presente, tra valore e scarto. Nello stesso anno, inizia a realizzare azioni fuori dai tradizionali spazi espositivi dando vita allo Zoo, un gruppo costituito da persone provenienti da diverse discipline artistiche, assieme alle quali Pistoletto realizza, dal 1968 al 1970, collaborazioni creative. Nel 1978-79 presenta in diverse città degli Stati Uniti una serie di mostre personali, installazioni e azioni. Ad Atlanta dà origine alla Creative Collaboration, una vasta collaborazione creativa in cui coinvolge artisti con cui aveva già lavorato, la propria famiglia e artisti locali di diverse discipline.
Dal 1991 al 2000 insegna scultura all’Accademia di Belle Arti di Vienna, sviluppando con gli studenti un programma innovativo finalizzato ad eliminare le tradizionali barriere tra le discipline artistiche. Nel 1994 avvia il Progetto Arte allo scopo di mettere l’arte in relazione con gli ambiti del tessuto sociale. Per raggiungere tale obiettivo inaugura nel 1998, a Biella, il centro Cittadellarte-Fondazione Pistoletto. A partire dai primi anni 2000, Pistoletto sperimenta anche forme di Land art con l’opera Terzo Paradiso.
Nel 2012, per la Biennale Internazionale di Architettura di Venezia, crea l’Italia riciclata, opera costituita da una grande sagoma di legno dell’Italia adagiata a terra, nei giardini, sopra la quale ha disposto i materiali di scarto utilizzati per allestire la rassegna. L’artista ha ricostruito l’installazione nel 2013 presso la Mole Vanvitelliana di Ancona, ricoprendola con una rete da pesca di scarto per favorire l’approccio tattile. L’opera, donata al Museo Tattile Statale Omero, è oggi esposta a Senigallia, presso Palazzo del Duca.
Tra il 2018 e il 2020, Pistoletto intensifica ulteriormente l’attività del Terzo Paradiso, proponendo mostre personali e iniziative in vari paesi dell’America Latina. Ha ottenuto numerosi riconoscimenti, come il Diploma di Benemerito della Cultura e dell’Arte (2002), il Leone d’Oro alla Carriera alla Biennale di Venezia (2003), il Diploma Accademico Honoris Causa in Comunicazione e didattica dell’arte dall’Accademia di Brera (2016).
Oggi le opere di Pistoletto sono presenti nei più importanti musei d’arte moderna e contemporanea e in collezioni private aperte al pubblico.