Opera: Bambina con cavallo
Scultura originale
Originale
- Autore
- Pierre Carron
- Data
- 1992
- Periodo
- Novecento
- Dimensioni
- 88 cm in altezza
- Tecnica
- fusione, patinatura
- Materiale
- bronzo
- Spazio
- '900 e Contemporaneo
Foto: Maurizio Bolognini. Proprietà: Archivio Museo Tattile Statale Omero.
Descrizione
“L’immaginazione è il mezzo per visualizzare, per rendere visibile ciò che la fantasia, l’invenzione e la creatività, pensano”, Bruno Munari.
L’opera in bronzo, realizzata da Pierre Carron nel 1992, raffigura una bambina che gioca su un finto cavallo. La bimba, a cavalcioni sull’animale, stringe con le proprie mani una sottile e lunga asta che, innestata sul dorso del cavallo, sale verticalmente superando la statura della fanciulla e facendo raggiungere all’intera opera un’altezza di 88 centimetri.
Il suo viso, con le guance paffute, lo sguardo rivolto in avanti e un accenno di sorriso mostra un’espressione viva, compiaciuta nell’immaginare situazioni create dalla fantasia.
I suoi capelli, ricci e finemente descritti, sono raccolti nella parte alta della testa, lasciando così scoperta l’area del collo e delle spalle. La bimba indossa una canottiera e dei pantaloncini molto aderenti e ai piedi porta un paio di sandali.
Il cavallo ha il muso imbrigliato e rivolto in avanti; al posto delle zampe ha quelle lunghe e sottili di uno sgabello, innestate sotto al suo busto. Immediata è la sua funzione artificiale e giocosa del cavallo: riporta alla mente una giostra, un cavallo a dondolo.
La superficie manifesta al tatto tutte le irregolarità della materia prodotte in fase di modellazione: non è mai completamente liscia e il grado di finitura è volutamente lasciato quasi a livello di abbozzo, contribuendo così a produrre l’effetto di movimento, di un’opera brulicante di vita.
Una bambina colta nella sua realtà, nel suo fantasioso mondo di giochi e immaginazione: chissà quale avventura stanno vivendo lei e il suo fiero destriero? Il tema delle bambine ritratte durante il gioco, il sonno o la lettura è fortemente presente nell’arte di Pierre Carron, il quale realizza opere dall’impostazione formale e dalla saldezza plastica che ricordano la finezza scultorea tardo gotica e rinascimentale.