Opera: Busto di Giovane
Scultura originale
Originale
- Autore
- Felice Tagliaferri
- Data
- 2006
- Periodo
- Contemporaneo
- Dimensioni
- 40 cm in altezza, 40 cm in larghezza, 25 cm di profondità
- Tecnica
- scultura, lucidatura
- Materiale
- marmo di Carrara
- Spazio
- '900 e Contemporaneo
- Itinerante
- Quest’opera fa parte della sezione itinerante.
Foto: Maurizio Bolognini. Proprietà: Archivio Museo Tattile Statale Omero.
Descrizione
“Ho visto che attraverso la scultura, attraverso la situazione artistica potevo dare forma alle immagini che io avevo dentro”, Felice Tagliaferri.
“Busto di Giovane” è una scultura in marmo alta circa 40 centimetri, che Felice Tagliaferri ha scolpito nel 2006.
La statua poggia su una base carrellata a forma di parallelepipedo, dotata di un cassetto estraibile recante la didascalia dell’opera in nero e Braille. Questa scelta deriva dal fatto che la scultura fa parte della Sezione Itinerante del museo e quindi deve essere facile da trasportare.
L’opera rappresenta la testa ed il busto di una giovane che sembra emergere da un blocco di marmo grezzo. La giovane ha la testa ed il petto inclinati verso la propria destra; il viso è un ovale rotondeggiante, con labbra carnose, mento e zigomi arrotondati e pronunciati.
Gli occhi sono grandi e aperti; lo scultore ha inciso sia l’iride che la pupilla, ed il soggetto sembra guardare un punto imprecisato verso l’alto. L’espressione non tradisce emozioni particolari, solo le labbra, che accennano ad un lieve sorriso, comunicano una vaga sensazione di serenità Sopra la fronte una massa di marmo ancora grezzo sembra rappresentare la chioma, come indicano le linee ondulate incise soprattutto intorno al lato destro del volto.
La scultura è quasi priva di collo; l’artista ha scolpito solo la parte superiore del busto, fino all’attaccatura del seno; le braccia sono completamente assenti e possiamo vedere solo la spalla sinistra, mentre la destra è coperta dai capelli.
La pelle della fanciulla è perfettamente liscia, mentre lo scultore ha lasciato ad uno stato più grezzo l’area che rappresenta i capelli. Anche sotto il busto e sul retro della scultura il marmo appare grezzo e ruvido al tatto e qui sono percepibili anche le brevi linee orizzontali lasciate sulla pietra dagli strumenti.
Cieco dall’età di 14 anni, Felice Tagliaferri ha trovato nella scultura un modo di dar forma al proprio mondo interiore, sintetizzando la sua poetica nello slogan “Dar forma ai sogni”. Nella convinzione che questa sia una forma d’arte in grado di avvicinare vedenti e non vedenti, ha fondato la scuola di arti plastiche Chiesa dell’arte, dove insegna a chiunque volesse avvicinarsi a questa disciplina.
Ascolta l’audio: Felice Tagliaferri a dialogo con Aldo Grassini (Puntata “Toccare l’arte alla radio” dell’11 marzo 2021)