17 ottobre – 5 dicembre: A passeggio nel mondo dell’Opera
Pubblicato in Eventi il 26 Settembre 2018
Museo Tattile Statale Omero, Sala Conferenze
Ingresso libero
Un ciclo di cinque conferenze - ascolto a cura di Aldo Grassini in collaborazione con gli Amici della Lirica "Franco Corelli" Ancona.
- Mercoledì 17 ottobre ore 17
Nel 150 mo anniversario della morte
Rossini, il suo tempo, la sua opera
Fabio Brisighelli
Rossini e il passaggio tra il vecchio e il nuovo mondo, tra le eredità del melodramma di derivazione barocca e i fermenti del Romanticismo alle porte. La categoria saliente del "buffo" e la vocazione / sperimentazione della musa drammatica, negli anni napoletani di libertà compositiva. L'esperienza in terra di Francia; i lunghi anni del silenzio creativo, rotto dai significativi bagliori del "sacro". Rossini dalla personalità complessa e sfaccettata. - Mercoledì 24 ottobre ore 17
Franco Corelli: una voce fatale
Antonio Luccarini - Daria Della Croce
Immagini, suoni, aneddoti sulla straordinaria parabola artistica di uno dei più grandi tenori del Novecento.
A 15 anni dalla sua scomparsa un omaggio ed un ricordo dalla sua Città che poco lo ricorda. - Mercoledì 7 novembre ore 17
C'è musica e música
Gabriele Cesaretti
La zarzuela e la tradizione musicale spagnola tra XIX e XX secolo. Non chiamatela operetta. La zarzuela spagnola è molto di più che un genere "leggero" per occupare, al contrario, un posto di assoluto rilievo nella tradizione musicale della penisola iberica, al punto da essere addirittura molto popolare e, in tempi recenti, essere entrata anche nel repertorio musicale di cantanti non ispanici. - Mercoledì 21 novembre ore 17
Otello femminicida o vittima?
Aldo Grassini
Ha senso attualizzare l'opera? Otello conserverebbe la sua alta drammaticità se pensassimo a lui come a un uomo del nostro tempo? Un confronto tra l'Otello shakespeariano e quello Verdiano ci rivela che il Moro di Venezia è la vera vittima del genio del male, Iago. - Mercoledì 5 dicembre ore 17
Medea, Norma, Isotta.
La voce di Eros-Thanatos fra catastrofe e redenzione.
Cristiano Veroli
A partire dalla fine del Settecento, il mito di Medea rappresentato nel capolavoro tragico di Euripide ha ispirato, con le sue dilanianti passioni scatenate dal conflitto fra amore e morte, alcuni fra i più alti ingegni del teatro musicale europeo, in particolare Cherubini, Bellini, Wagner. Attraverso le loro opere, Medea rivive nella modernità ma si trasforma anche: il suono della sua voce, dal nero abissale delle origini, si rischiara nella luce mistica della redenzione risalendo dalla barbarie verso la civiltà.
Info
tel 0712811935
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