Il Cristo Rivelato di Felice Tagliaferri nella Pieve di Santa Maria Annunziata e San Biagio di Sala Bolognese
Pubblicato in Notizie il 4 Marzo 2012
Dopo un lungo e avvincente percorso espositivo che l'ha visto esposto - al tatto - nei maggiori templi della cultura italiana, il "Cristo Rivelato" di Felice Tagliaferri sarà ospitato nella Pieve di S. Maria Annunziata e San Biagio, a Sala Bolognese, uno dei più insigni monumenti di stile romanico lombardo, ricostruita nel 1096 su una chiesa paleocristiana del quarto secolo edificata, sua volta, sui resti di un tempio pagano.
Ricordiamo che il Cristo Rivelato nasce da uno spiacevole episodio vissuto proprio dallo scultore non vedente che, se vogliamo, testimonia il problema, all'oggi irrisolto, della inaccesibilità ai Beni Culturali. Napoli, 2008, in visita alla Cappella San Severo gli fu impedito (in maniera brusca) di vedere tattilmente il celebre "Cristo Velato" di Giuseppe Sanmartino.
Da questa forte esperienza di divieto nasce una volontà di denuncia, tradotta in seguito in una sua personale versione della scultura tanto desiderata: il Cristo è Rivelato, nel senso di Velato per la seconda volta (in riferimento alla inaccessibilità) e Svelato insieme (riferendosi alla possibilità data ai non vedenti di toccare l'opera).
Finalmente le persone prive della vista potranno rendersi partecipi delle forme dell'opera, della quale, in passato, potevano conoscere solo mere descrizioni verbali. Non basta.
Il Cristo Rivelato, congiuntamente al Museo Tattile Statale Omero, porta in giro per il mondo il messaggio dell'accessibilità e dell'integrazione delle persone non vedenti e di varia disabilità, assumendo così il ruolo di testimonianza e di denuncia, e che invita a riflettere sulla situazione ancora disagiata che alcune persone vivono nei confronti dei Beni Culturali. Sarà possibile, da oggi, vedere e toccare il "Cristo" immerso nella silente e spirituale dimensione contestuale al suo motivo d'essere che è la Pieve di Santa Maria Annunziata e San Biagio.
Per informazioni e visite contattare la Chiesa dell’Arte o il Comune di Sala Bolognese.