Opera: Italia riciclata
Scultura originale
Originale
- Autore
- Michelangelo Pistoletto
- Data
- 2013
- Periodo
- Contemporaneo
- Dimensioni
- circa 8 metri in lunghezza
- Materiale
- sagoma in legno e materiali di riciclo
- Spazio
- '900 e Contemporaneo
Foto: Maurizio Bolognini. Proprietà: Archivio Museo Tattile Statale Omero.
Descrizione
“Penso che il futuro nostro sia riprendere tutto ciò che abbiamo abbandonato, scartato nel passato, riconsiderarlo, riportarlo al presente e da questo presente creare il futuro”, Michelangelo Pistoletto.
L’Italia riciclata è un’opera di Michelangelo Pistoletto, donata al Museo Omero nel 2013.
L’artista ha presentato l’installazione per la prima volta alla Biennale Internazionale di Architettura di Venezia del 2012. Essa consiste in una sagoma in legno dell’Italia lunga circa 8 metri. Durante la Biennale si trovava collocata raso terra, ora la sorreggono dei sostegni a forma di parallelepipedo, rappresentanti le città italiane. La sagoma è coperta di oggetti, come frammenti di lamiera, mattoni, pezzi di plastica, parti di telai in metallo, rifiuti industriali, vari materiali di scarto che l’artista ha raccolto durante l’allestimento della Biennale.
A Venezia i fondatori del Museo Omero ebbero modo di toccare l’opera e conoscere Pistoletto che fu chiamato dal museo come Testimonial della Biennale Arteinsieme 2013. In quell’occasione l’artista ricreò l’installazione alla Mole Vanvitelliana, con due varianti: la rialzò per una migliore esplorazione tattile e ricoperse gli oggetti adagiati sulla sagoma con una grande rete da pesca proveniente dal vicino mercato ittico, in un omaggio alla città di Ancona.
Camminando attorno alla sagoma le nostre mani possono apprezzare la diversità dei materiali utilizzati, dalla rete, alla plastica, al ferro, al legno.
Pistoletto, protagonista dell’Arte Povera, con l’Italia riciclata ci invita al rispetto della natura e di noi stessi. La sua operazione artistica, attraverso la pratica del riciclo, ci mostra come donare nuova vita e nuovo significato allo “scarto”, al rifiuto, ad oggetti usati da buttare che parrebbero non avere più valore.
L’opera, in mostra da febbraio 2020 al maggio 2023, presso lo Spazio Visionaria (ex-ostello di Palazzo del Duca) di Senigallia, è rientrata con un nuovo allestimento al Museo Omero.
Approfondimenti: