16 dicembre: presentazione del libro Ok, aprite le gabbie, di Silvia Donati

Silvia Donati

Venerdì 16 dicembre 2016 ore 18.30
Museo Omero di Ancona, Mole Vanvitelliana

Presentazione del volume "Ok, aprite le gabbie", di Silvia Donati, edizione Guasco
Introducono Elena Casaccia e Carlo Pesco.

Un catalogo di battute, stralci di interrogazioni, estratti di lezioni che diventano, tratteggiati dalla penna tagliente di un'ironica professoressa, immagine della sconnessione del terzo millennio.
L'autrice, oltre a insegnare storia dell'arte nei licei, a danzare presso la Luna Dance Center e a scrivere libri, è stata reclamata con una singolare e gettonatissima petizione di studenti e genitori diretta al Ministro dell'istruzione: Non portateci via la nostra professoressa! che ha raccolto più di mille firme in tutta Italia.

L'autrice

Silvia Donati, classe '83, padre romagnolo e madre abruzzese, consuma la sua esistenza oscillando tra la testardaggine e l'autoironia. Nasce e cresce (poco) nelle Marche, dove si dedicherà allo studio e in seguito all'insegnamento della danza, unica passione che la salverà più volte dai disastri scolastici. Il suo percorso scolastico non è da liceale modello: ammessa all’esame di maturità scientifica con 4 di matematica e 5 di fisica, nonostante un tragicomico esame di maturità concluso con il lancio dei libri in aria e la corsa urlante nel corridoio, non demorde e decide di frequentare l'Accademia di Belle Arti di Macerata abilitandosi nella nobilissima arte dell'insegnamento.
Contro ogni pronostico diventa una professoressa di disegno e storia dell'arte e, peregrinando in vari licei, si trova a raccogliere tutte le "perle" di alunni, colleghi e collaboratori e, su consiglio del resto del mondo, a metterle insieme per realizzarne un libro.
Proprio lei, alla quale la prof di italiano, durante l'ultima interrogazione di letteratura su Montale, Saba, Ungaretti, case libri auto viaggi fogli di giornale… disse: "Donati, facciamo finta che non abbiamo neanche iniziato…". Lei però non ci è cascata.